Introdotte nel 2015 con l’art. 4 del DL 3/2015, sulla scia della normativa riferita alle startup innovative, le PMI innovative rappresentano un importante nucleo di imprese che contribuiscono allo sviluppo innovativo del Paese. Queste, costituiscono il secondo stadio evolutivo delle startup innovative cd. mature e pronte alla fase di crescita consolidata.
Le imprese in possesso dei requisiti possono accedere allo status speciale tramite autocertificazione del legale rappresentante e godere delle agevolazioni dedicate registrandosi nella sezione speciale dedicata del Registro delle Imprese presso le Camere di Commercio sul territorio nazionale.
Non è previsto alcun limite di età per le imprese che vogliono accedere alla sezione speciale delle PMI innovative. Inoltre, allo status di PMI innovativa si può accedere direttamente dallo status di startup innovativa senza soluzione di continuità, così facendo è possibile continuare a godere dei benefici previsti per entrambe le imprese.
Una PMI per definirsi “innovativa” deve rispettare i seguenti criteri oggettivi:
– residenza in Italia, o in altro Paese dello Spazio Economico Europeo ma con sede produttiva o filiale in Italia;
– ha effettuato la certificazione dell’ultimo bilancio e dell’eventuale bilancio consolidato;
– non è quotata in un mercato regolamentato;
– non è contestualmente iscritta alla sezione speciale delle startup innovative.
Infine, una PMI è innovativa se rispetta almeno 2 dei seguenti 3 requisiti soggettivi:
– ha sostenuto spese in R&S e innovazione pari ad almeno il 3% del maggiore valore tra fatturato e costo della produzione
– impiega personale altamente qualificato (almeno 1/5 dottori di ricerca, dottorandi o ricercatori, oppure almeno 1/3 con laurea magistrale)
– è titolare, depositaria o licenziataria di almeno un brevetto o titolare di un software registrato